Anni 70

Earth, Wind & Fire

today25 Marzo 2025

Sfondo

Gli Earth, Wind & Fire sono vere e proprie icone della disco music, R&B, Soul, Funk e Jazz e hanno creato successi leggendari come “September”, “Let’s Groove”, “Shining Star” e “Boogie Wonderland”. Ripercorriamo i successi della band fondata da Maurice White, voce solista e genio musicale indiscusso, con l’aiuto del fratello minore Verdine White e del caro amico Wade Flemons.

Il nome di questa band che inciderà la sua orma indelebile nella storia della disco music deriva dal segno zodiacale del suo fondatore Maurice: il Sagittario, infatti, è un segno di fuoco, ma dominato anche da terra e aria. Da qui, il nome Earth, Wind & Fire. Il 1970 è l’anno di pubblicazione del loro primo album, l’omonimo Earth, Wind & Fire che inizia ad attirare la critica. Il vero successo, invece, arriva con un singolo che esce l’anno successivo. Parliamo del brano soul “Think About Lovin’ You“, tratto da The Need of Love. Dopo sei mesi dalla formazione della band,  sorgono i primi contrasti interni e il gruppo si scioglie improvvisamente. Tuttavia, non è la fine per il progetto, poiché Maurice White organizza dei provini che attirano due coristi, Jessica Cleves e Philip Bailey, insieme ad altri quattro musicisti. Della formazione originale, rimangono solo Maurice e il fratello Verdine.

Un nuovo gruppo

Dopo la formazione del nuovo gruppo, gli EWF firmano con la Wea e vengono affidati ai manager Bob Cavallo e Joe Ruffalo, che li seguono durante il loro periodo di successo. Galeotta è l’esibizione al Rockefeller Center di New York che attira l’attenzione di Clive Davis, che acquista il contratto dalla Wea e li introduce all’etichetta CBS. Nel 1972, esce il primo album Last Days and Time, che include brani originali, una cover di Pete Seeger e il debutto della kalimba elettronica suonata da Maurice White. È proprio in questo periodo che ha inizio il caratteristico sound della band, grazie alla voce in falsetto di Philip Bailey.

Nel 1973 si aggiungono nuovi membri che apportarono nuove sonorità alla band. I singoli Evil e Keep Your Head to the Sky sono un successo, con un’influenza di percussioni latine. Nel 1974, pubblicano Open Your Eyes, che ottiene il disco di platino, con i singoli Mighty Mighty e Devotion.

 

Gli Earth, Wind & Fire partecipano nel 1975 al film That’s the Way of the World, interpretando il ruolo di una band emergente, The Group, e componendo la colonna sonora. La pellicola passa inosservato, mentre la canzone Shining Star, diventa un grande successo e lancia definitivamente il gruppo. In seguito, il percussionista Ralph Johnson inizia a cantare e la sezione fiati si completa. Il disco Gratitude dello stesso anno ottiene il doppio disco di platino, un vero e proprio record per un gruppo black.

Gli Earth, Wind & Fire e l’era della disco music

Durante l’era della Disco Music, gli EWF ottengono numerosi successi: Sing a Song (da Gratitude), Getaway (da Spirit, 1976), Fantasy e Jupiter (da All’n’All, 1977). Nel 1978, vincono tre Grammy Awards, reinterpretano Got to Get You into My Life per la colonna sonora del film Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band, e pubblicano una raccolta triplo disco di platino che include il loro classico September. Gli EWF cedono i diritti di September all’Unicef e intraprendono un tour sold-out in Europa e Giappone. Al ritorno, pubblicano Boogie Wonderland, che diventa un successo. Prima della fine dell’era disco, gli EWF lanciano un’altra grande hit, Let’s Groove. Con l’arrivo della moda della musica elettronica, la band tenta di rinnovare il proprio sound, ma senza successo e nel 1983 si scioglie definitivamente.

Il 2016: annus horribilis della musica

È ormai cosa nota che il 2016 è considerato l’annus horribilis della musica. In questo anno, infatti, sono venute a mancare star del calibro di Prince, Leonard Cohen, Keith Emerson, il “quinto beatle” George Martin, Malik Taylor alias Phife Dawg (degli A Tribe called Quest) e Maurice White. Il fondatore degli Earth, Wind & Fire ha dedicato gli ultimi anni della sua visita ad alcuni progetti musicali, tra cui un album celebrativo con molti ospiti ed un musical a Broadway.

Scritto da: Verdiana Sasso

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