Anni 70

Sylvester

today27 Marzo 2025

Sfondo

Tra le icone della disco music non poteva mancare Sylvester James Jr, famoso per il suo potente falsetto e per successi mondiali come You Make Me Feel (Mighty Real), Dance (Disco Heat), Stars e I (Who Have Nothing). Una personalità impossibile da non notare, un personaggio controverso che fece scandalo tra gli anni 70 e 80.

Sylvester James Jr., meglio conosciuto come Sylvester è una delle figure più iconiche della musica disco e del soul. La sua voce potente e distintiva, unita alla sua abilità nel muoversi tra falsetto e registro basso, lo ha reso un artista leggendario. La sua infanzia è segnata dalla passione per la musica gospel e dalle difficoltà personali che hanno avuto un impatto enorme sulla sua carriera futura. Sylvester cresce in un ambiente religioso e sviluppa presto il suo talento vocale, ma la sua esperienza con l’emarginazione a causa della sua sessualità lo segna profondamente. A soli 15 anni e senza aver portato a termine gli studi, si trova ufficialmente fuori di casa.

Nel 1970, Sylvester arriva a San Francisco ed entra a far parte delle Cockettes che portano sul palco show di cabaret carichi di satira e follia. Sylvester, la grande Diva, si ritaglia un segmento tutto suo, vestito elegantemente e ispirato a Billie Holiday e Joséphine Baker. Inizialmente il suo numero sembra una parodia, ma quando inizia a cantare, la sua voce potente e carica di emozione cattura il pubblico, trasportandolo con la forza del gospel. La sua esibizione, diversa da quella delle Cockettes, dimostra subito la sua autenticità e intensità e in poco tempo abbandona il gruppo per dedicarsi alla propria carriera.

Dopo aver firmato il suo primo contratto con la A&M Records, Sylvester incide alcuni demo blues e rock con influenze psichedeliche, ma il progetto non ha successo. Alla fine, Sylvester viene notato dalla Blue Thumb Records, che decide di sponsorizzare un album dal titolo Sylvester And The Hot Band (1973), riflettendo la novità della band composta da cinque uomini bianchi eterosessuali scelti da Sylvester per fare da supporto alla sua personalità. La formazione include Bobby Blood alla tromba, Chris Mostert al sax, James Q. Smith alla chitarra, Travis Fullerton alla batteria e Kerry Hatch al basso, che contribuiscono anche al songwriting.

Too Hot To Sleep è l’album che meglio rappresenta la versatilità e l’ispirazione di Sylvester, un lavoro audace e sincero, sempre realizzato con passione. Insieme ad altri album nascosti del periodo, come il secondo omonimo di Gwen McCrae del 1981, Too Hot To Sleep continua a sedurre gli ascoltatori, diventando un’icona del rare groove. Nel 1982 esce All I Need (1982) che prende il titolo da una delle canzoni della scaletta, ma il successo vero e proprio lo si deve a Do Ya Wanna Funk (prodotto da Patrick Cowley). L’intero album, infatti, verrà ristampato e riconosciuto come Do Ya Wanna Funk con la famosa copertina che ritrae Sylvester in posa glamour da Sfinge d’Egitto con una sigaretta tra le dita.

La morte di Patrick Cowley ha un impatto significativo sulla musica di Sylvester che cambia registro, anche se non lascia la Megatone Records fino al 1985. Sylvester non è solo uno dei più brillanti protagonisti della disco music, ma rappresenta anche un simbolo della lotta per i diritti delle persone sieropositive, avendo contratto l’HIV. Il 16 dicembre 1988, dopo una lunga agonia, Sylvester James Jr. ci lascia all’età di quarantadue anni.

Scritto da: Verdiana Sasso

ABOUT US

Radio STUDIO54 was born from the musical passion of the founders, in particular the dance music of the 70s and 80s

CONTACT US